La chirurgia generale è la specialità chirurgica che si occupa di una ampia serie di patologie dell’addome il cui solo trattamento medico non ha indicazione o risulta incompleto.
La patologie più comuni sono la calcolosi della colecisti il cui trattamento al giorno d’oggi è prevalentemente con tecnica laparoscopica, e le ernie della parete addominale che possono svilupparsi a livello della regione epigastrica, dell’ombelico e delle regioni inguinali. Assimilabili, seppure di maggior complessità in genere per la coesistenza di altre problematiche, sono le ernie derivanti da pregresso interventi chirurgici (laparoceli). Queste patologie richiedono l’impiego di materiali protesici secondo le linee guida in vigore ormai da anni e possono essere approcciate con tecnica tradizionale o laparoscopica.
Anche le malattie funzionali del tratto digestivo quali il reflusso gastro-esofageo, in genere associato a ernie dello stomaco, o la malattia diverticolare del colon, che può determinare severi disturbi dell’alvo o quadri infiammatori addominali ricorrenti quando non adeguatamente controllate dalla terapia medica, possono avere una indicazione all’intervento, se possibile con tecnica laparoscopica.
Per quanto riguarda le malattie neoplastiche dei visceri addominali la chirurgia deve integrarsi con altre specialità mediche, prima di tutto con quella oncologica, per ottenere la migliore cura per ogni singolo caso e intervenire nel modo e nei tempi più adeguati.
Sono di competenza della Chirurgia Generale, anche se non esclusiva, gli interventi ambulatoriali per problematiche dei tessuti cutanei e sottocutanei (nevi, lesioni della cute di varia natura con epiteliomi, discheratosi, fibromi o lipomi e cisti del tessuto sottocutaneo) con esclusione di lesioni localizzate al volto di competenza del chirurgo plastico.

Proctologia
La proctologia è ormai divenuta una branca specifica che al giorno d’oggi richiede interesse e preparazione dedicate alle patologie da trattare.
Attualmente si può parlare di una proctologia clinica a cui compete la diagnosi e il trattamento delle più comuni patologie quali la malattia emorroidaria, gli ascessi e le fistole anali, le ragadi anali (che però sono spesso correlate a disfunzioni anali), le formazioni del retto ampollare e della regione anale di varia natura. Tali problematiche possono essere trattate in modo medico o se necessario con interventi chirurgici che al giorno d’oggi propongono tecniche più evolute e meno traumatiche rispetto al passato.
Da anni si è ormai evoluta anche una proctologia funzionale che si occupa di quelli che sono i disordini della defecazione correlati ad alterazioni anatomiche e funzionali del pavimento pelvico e degli organi pelvici (prolasso del retto, dell’ apparato genitale, della vescica), che creano quadri sintomatologici complessi in cui si vanno ad associare ai disturbi evacuativi anche disturbi della minzione o sindromi dolorose della pelvi e del perineo. Tali situazioni richiedono adeguati accertamenti specialistici senza i quali non è possibile dare una corretta indicazione al trattamento correttivo chirurgico più idoneo essendoci numerose tecniche proposte a tutt’oggi. Anche in questo caso sono fortunatamente presenti interventi di moderna concezione sia resettivi che sospensivi con utilizzo di reti protesiche, che permettono approcci poco invasivi anche con utilizzo della laparoscopia .